CORSO BASE DI
ANALISI E TRATTAMENTO DEI CHAKRA
Il benessere di una persona dipende dall'equilibrio energetico della stessa.
I sette chakra, chiamati anche le sette stelle o le sette porte,
sono centri di energia situati lungo la colonna vertebrale
che, pur appartenendo ai corpi sottili, hanno delle corrispondenze sul corpo fisico.
Chakra significa ruota o disco e indica dell’energia che ruota, a somiglianza di un vortice.
Questi sette centri di energia riflettono anche tutti gli aspetti della nostra esistenza
e il corretto funzionamento di ogni singolo punto
rende l'uomo in completa armonia con se stesso e con l'universo.
La conoscenza dei Chakra è una sorta di sentiero,
un vero e proprio percorso di
consapevolezza
che avviene attraverso i sette principali punti.
Questo corso conduce il praticante alla conoscenza dei Chakra e
delle energie sottili che regolano l'essere umano.
Verrà insegnato come sentire il livello di ogni chakra,
come effettuare l'analisi dello stato eneregetico
e come effettuare il trattamento di riequlibrio.
Viene tenuto dal maestro Tiber Spano
con la collaborazione tecnica e scientifica della dott.ssa Chiara Ferrari
e della specialista di Ayurveda Enrica Serra.
Dopo il corso e la pratica necessaria
lo studente sarà in grado di effettuare con successo
la valutazione dello stato energetico e psico fisico.
Verrà rilasciato attestato di partecipazione.
Dispense e tavole a cura della Associazione.
Si ringraziano per la collaborazione
il dr. Prajkta Kallurkar e il dr. Kalpesh Patil della
School Of Biomedical Engineering
Indian Institute of Technology (BHU)
Varanasi
, India
Cosa sono i Chakra
I chakra sono sette punti di forza situati nel corpo umano associati a gangli o organi fisici tra i quali si muove un energia sottile chiamata Prana (in alcuni casi kundalini) e la loro conoscenza è trasmessa dallo yoga e nelle tradizioni induiste e buddiste con mappature differenti.
I chakra agiscono come valvole energetiche.
Uno squilibrio a livello di un chakra determina uno squilibrio d'energia negli organi associati. Molte moderne terapie naturali, si basano sull'analisi dei chakra per bilanciarne il livello energetico.
I chakra funzionano come antenne che captano l’intera gamma delle vibrazioni energetiche.
Ci collegano con l'energia presente nell’universo, nella natura, nel nostro ambiente. Sono veri e propri sensori, aperture attraverso le quali accediamo al mondo delle energie sottili. A loro volta riflettono e irradiano energia anche nell'ambiente circostante cambiando di fatto l’atmosfera intorno a noi.
Attraverso i Chakra possiamo inviare vibrazioni di guarigione, messaggi consci e inconsci che possono influenzare le persone, le situazioni e la materia stessa.
Per vivere un senso di completezza, di conoscenza, di forza, di amore e di beatitudine i chakra devono essere liberi, aperti, l'energia deve poter fluire liberamente e dovono lavorare insieme in maniera armonica.
Lo stress della vita quotidiana, l'assenza di esercizio di attenzione e presenza e il percorso di vita condotto sin dalla adolescenza, riduce e a volte blocca il fluire delle energie attraverso questi canali che appaiono come intasati e che per questa ragione devono essere aperti e o attivati.
I chakra possono essere attivati o aperti e quindi bilanciati attraverso un sostanziale apporto di energia dall'esterno per poi procedere al loro mantenimento attraverso la pratica di un'adeguato stile comportamentale di vita.
L'apertura dei chakra corrisponde ad una pratica iniziatica che introduce il praticante ad una vita completa e ricca di esperienza.
Come si fa ad aprire i chakra?
Dietro questa domanda apparentemente ingenua si nasconde un mondo, più ricco e meno semplicistico di quel che si pensi. I chakra, “vortici” o centri di forza situati nel nostro campo energetico, appartengono al piano delle energie sottili, e non si aprono come si aprirebbe una mela o una scatola di tonno. Stiamo infatti parlando di “apertura” in senso sottile, puramente spirituale, anche se con evidenti ripercussioni sul piano fisico, perchè ogni chakra è connesso con una specifica area del corpo; gli induisti rappresentano i chakra come fiori di loto, disegnandone anche i petali. E come fiori di loto, i chakra possono aprirsi o chiudersi, ovvero essere pienamente in risonanza con il sistema-organismo oppure funzionare in modo disarmonico, non equilibrato.
In sanscrito esiste un termine per indicare l’apertura dei chakra. E’ shatchakrabedha, di cui si parla nel Tantra della Grande Liberazione. Aprire i chakra, secondo questo testo, significa consentire a kundalini, l’energia serpentina che dimora alla base della colonna vertebrale, di risalire lungo il corpo fino al samadhi o all’unione suprema con il Divino.
In questo caso, dunque, lo schiudimento dei chakra ha una funzione specifica, ma stiamo parlando di livelli molto elevati di consapevolezza ed esperienze non accessibili a tutti.
Aprire i chakra, ovvero?
Qualcuno potrà chiedersi se i chakra normalmente sono chiusi, oppure come e da quali segni “ascoltare” l’attività dei propri chakra. Per non cadere in fantasiose supposizioni, è bene restare con i piedi per terra, e dedicarsi ad un lavoro su di sé che aiuti, lentamente, ad acquisire più sensibilità rispetto ai corpi sottili.
Una lettura in chiave psicologistica, ma pur sempre valida, è stata fornita da Carl Gustav Jung, famoso psichiatra svizzero e teorico dell’inconscio collettivo. Secondo Jung l’apertura dei chakra è un processo legato all’individuazione ed alla realizzazione, lungo la via che conduce dall’ego al sé impersonale.
In pratica, per Jung, lavorare sui chakra significa accedere alle potenze dell’inconscio, risvegliando quel potenziale sopito che senza una guida spirituale può anche distruggerci.
Non è un caso se "chakra vyuha" indica una formazione circolare creata dai guerrieri in battaglia, mentre chakra è anche il termine con cui si identifica in sanscrito lo scudo da guerra.
L’apertura dei chakra, dunque, è un lavoro che si svolge con energie sottili, che hanno una risonanza sulla nostra fisiologia e ne condizionano i processi.
Da dove cominciare?
Autori di diversa estrazione propongono esercizi e tecniche in grado di lavorare su aspetti legati ai singoli chakra, per armonizzare il nostro campo energetico e ritrovare un maggior benessere globale.
Un chakra può essere chiuso perchè “indurito” da anni di condizionamenti, abitudini, esperienze negative o limitazioni, ma il processo è comunque reversibile. Il malfunzionamento di alcune ghiandole endocrine, problemi di salute o emotivi possono essere collegati all’attività dei chakra corrispondenti, evidenziando quei piani sui quali è più opportuno lavorare per ritrovare un equilibrio psicofisico.
Come farlo?
Tecniche, suggerimenti e strumenti sono molteplici, ma vanno maneggiati con cura. Importante: sconsigliamo vivamente di praticare visualizzazioni, tecniche yoga o di respirazione senza l’assistenza di un maestro qualificato.
Innanzitutto occorre praticare una profonda conoscenza di se attravero una immensa pratica di consapevolezza.
Nadi Vijnana: la diagnosi del polso
Nadi Vijnana letteralmente significa "lettura del polso" ed è la più antica procedura per determinare la costituzione psicofisica dell'individuo e lo stato di equilibrio o di squilibrio dei dosha.
L'apprendimento di questa pratica è di fondamentale importanza per il trattamento dei chakra. Suggeriamo, prima di frequentare questo corso, di seguire il Corso di Lettura del Polso. Vi sono, in India, scuole Ayurvediche dove ai bambini, prima di iniziare le loro ore di studio, insegnano a scrutare il proprio polso per comprendere il loro stato di salute.
Programma
Introduzione e presentazione del corso, concetti di energia e pratica di riconoscimento, relazione con respiro, meditazione e yoga, condizioni necessarie per la corretta impostazione, descrizione delle nadi, descrizione delle correnti energetiche, descrizione del significato di chakra e delle localizzazioni, lo stato esterno dell'individuo alla vista e al tatto, il polso e l'arteria radiale, punti strategici, battito, lettura delle nadi e frequenza tipica del polso, analisi del polso, analisi dei livelli energetici dei chakra, valutazione dello stato psicofisico, relazione con i blocchi di chiusura, approfondimento e diagnosi dello stato dei chakra, stato di benessere e malessere, intervento di equilibrio e pulizia sottile, appproccio craniosacrale, pratica e conclusione del corso base.
Si ricorda che prima di partecipare a questo corso è propedeutico, preferibile e assolutamente consigliato partecipare al Corso di Lettura del Polso e di analisi dei Dosha. Al termine del corso viene rilasciato un manuale illustrativo del corso e l'attestato di partecipazione che certifica l'avvenuto addestramento.
A chi è diretto il corso?
Chiunque si occupi di benessere ad ogni livello, che si tratti di discipline olistiche e bionaturali o discipline scientifiche convenzionali, dovrebbe conoscere e praticare l'analisi dei chakra, la valutazione energetica e i successivi interventi di equilibrio e armonizzazione. Allo stesso modo anche chi pratica yoga e meditazione potrebbe trarre enorme benificio dalla pratica costante di questa antica conoscenza. Difatti imparare ad "ascoltare" è una pratica che ci consente di veicolare questa meravigliosa esperienza in ogni aspetto del nostro quotidiano e in ogni attività professionale e di vita.
Indispensabile strumento di specializzazione per quanti già operano nel settore del benessere ad ogni livello, assume estrema importanza anche per coloro che desiderano migliorare la conoscenza di sè e utiilzzare le proprie capacità cognitive per apportare significativi miglioramenti nella propria e altrui esistenza.
Non bisogna però dimenticare che l'obiettivo principale del trattamento dei chakra è la diagnosi e la valutazione dello stato di benessere psichico e fisico dell'individuo, la valutazione del suo stato energetico e dello stato armonico dei suoi chakra con lo scopo di suggerire e consigliare soluzioni ayurvediche correttive di equilibrio per il raggiungimento di una migliore condizione di benessere.
Il corso è essenzialmente pratico e svilupatto con un linguaggio semplice e completo in modo da consentire a tutti, anche a chi non ha alcuna esperienza, di avvicinarsi a questa arte del benessere per apprendere dettagliatamente la pratica e applicarla in ogni contesto.
Questo corso di lettura del polso Nadi Vijanana NON è un sostituto della medicina convenzionale. Le istruzioni fornite in questa sessione didattica, esposte allo scopo di diffondere la conoscenza dell'Ayurveda, non vogliono pertanto in alcun modo sostituirsi a qualunque consulenza medica.
INFORMAZIONI PRATICHE
Durata del corso pratico
circa 4 ore
richiedere date ed orari
sedi di Torino, Milano e Cuneo
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Costo di partecipazione al Corso
Il costo complessivo, quale contributo, è di 85€ da versarsi interamente entro la data di inizio.
Qualora si decida di partecipare anche al corso per la lettura ayurvedica del polso (suggerito), il costo per entrambi sarà di €150 invece di €170.
Modalità di partecipazione
Per partecipare è necessario prima verificare la disponibilità di posto (si tratta di corso a numero chiuso) telefonando al 348.846.88.51 o scrivendo a info@kalidevi.it Successivamente si potrà perfezionare l'iscrizione compilando l'apposito modulo di registrazione scaricabile cliccando qui che potrà essere spedito via email unitamente al pagamento di un acconto del 50% che si può effettuare in contanti presso la nostra sede, con Satispay (richiedere QRCode) oppure con bonifico su: SATSANGA - IBAN IT72K0306909606100000134304 - INTESA SAN PAOLO
Attestato di Partecipazione
Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di formazione professionale, riconosciuto su tutto il territorio nazionale secondo la legge 14 Gennaio 2013 n° 4 che disciplina le disposizioni in materia di professioni non organizzate. In seguito l’allievo potrà effettuare la registrazione nelle liste di associazioni di categorie, tramite i registri professionali privati. La professione di operatore del benessere, olistico e bioenergetico, è considerata attività legittima ai sensi della Costituzione Italiana (artt. 3, 4, 35, 41) e dal Codice Civile (artt. 2060, 2061, 2229), purché non si sconfini in campi d’azione riservati alle professioni sanitarie propriamente dette (medica, fisioterapica, infermieristica). E' però di tutta evidenza che l'abilità di un operatore olistico che voglia collaborare con centri, associazioni, enti oppure lavorare in proprio, sarà valutata non certo dal numero di attestati in suo possesso ma dalla sua concreta abilità.
Chi è l'operatore olistico
L’Operatore Olistico non è un guaritore ne un terapeuta, bensì, egli ha il compito di indurre in ciascun individuo, che si sottoponga ai suoi trattamenti, il risveglio dell’energia vitale, promuovendo una armoniosa integrazione tra mente conscia e corpo fisico, al fine di permettere alla persona di percepire e riconoscere in se stessa, gli strumenti necessari, atti a mantenere il proprio equilibrio psico-fisico o a recuperarlo, avviando, così, un processo di autoguarigione. L’Operatore Olistico non prescrive medicine o rimedi, opera sulla superficie del corpo e non entra in conflitto con la medicina ufficiale, ma collabora con quest’ultima, in vista del benessere globale della persona. Questi corsi essenzialmente pratici sono riservati a chiunque voglia approfondire la conoscenza di sè oppure apprendere le tecniche di trattamento olistico per operare in maniera autonoma.
La partecipazione a tutte le attività del Centro è subordinata al possesso di tessera associativa annuale in corso di validità. Per il rilascio della tessera è richiesto un contributo di 10 euro.
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